Elezioni Abruzzo 2019: Democrazia Solidale – DEMOS si presente all’Aquila

Democrazia Solidale – DEMOS si presenterà alle elezioni
amministrative all’Aquila 

sostenendo i nostri candidati nella lista Solidali e
Popolari

L’AQUILA
– “La politica deve tornare a diventare una cosa seria. Chi aspira ad
amministrare l’Abruzzo deve impegnarsi a fare le cose che davvero si possono
fare, senza prendere in giro i cittadini”.

Così
Alfonso D’Alfonso imprenditore
agrituristico di Capestrano (L’Aquila), uno dei candidati della lista
“Solidali e popolari – Centristi x l’Europa”, a sostegno del
candidato presidente del centrosinistra Giovanni
Legnini
, alle elezioni regionali del 10 febbraio
prossimo.  Lista che è anche espressione del movimento politico Demos, il
cui coordinatore nazionale, il consigliere regionale del Lazio Paolo Ciani, è intervenuto 
questa mattina a palazzo Fibbioni a L’Aquila, per la presntazione della lista
provinciale, assieme aGianni La Bella,
docente Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Oltre
a D’Alfonso, si candidano nella provincia dell’Aquila il medico
ospedaliero Angelo Raffaele 
già sindaco di Gioia dei Marsi e presidente del consiglio provinciale
dell’Aquila, Mimmo Di Benedetto,
commercialista di Sulmona, Mariangela
Ciampaglione
, impiegata di Pratola Peligna, l’aquilana Rita Salvatore, ricercatrice
universitaria, Antonio Gallucci,
agente assicurativo di Barisciano, Marilena
De Ciantis
dell’Aquila avvocato e docente all’università
dell’Aquila. 

“All’interno
della nostra lista, che teniamo a definire politica – spiega ancora , e non
civica, hanno trovato spazio persone che da anni operano  nel mondo del
volontariato, dell’ associazionismo, dell’imprenditoria e della cultura. La
nostra collocazione è senz’altro nel centrosinistra, ma distinta da Pd e altri
partiti. Ci riconosciamo nell’associazione Demos, e nell’obiettivo di una
profonda riforma del centrosinistra”.

Entrando
nel merito della proposta politica D’Alfonso aggiunge: “Ho sessant’anni, e
ad ogni campagna elettorale ho sentito la filastrocca della realizzazione di
una nuova ferrovia L’Aquila-Roma e della velocizzazione della ferrovia
Pescara-Sulmona-L’Aquila. Ebbene, la nuova ferrovia, mettiamoci il cuore in pace,
non sarà fatta mai, 80 chilometri, con tutte le gallerie che andrebbero
scavate, costano 4 miliardi, quanto una manovra finanziaria. Quello che
proponiamo più concretamente è dunque ridurre di circa mezz’ora la percorrenza
su autobus, semplicemente uscendo al casello della A24 di Ponte Mammolo. Per
quanto riguarda la ferrovia Pescara-Sulmona-L’Aquila, anche qui i costi di
elettrificazione sono enormi e ha poche utenze. Si potrebbe pensare invece ad
una sua valorizzazione dal punto di vista turistico, facendoci sfrecciare sopra
un treno ad idrogeno, che esiste, funziona, ed è ad impatto ambientale zero.
Diventerebbe esso stesso un attrattore straordinario, oltre alla bellezza dei
paesaggi attraversati”.

Passando
alle politiche sanitarie, quelli di Solidali e popolari si dicono fortemente
perplessi dal feticcio della Asl unica regionale. Per loro la priorità è
assumere personale e togliere il numero chiuso alle università di medicina e
moltiplicare i laureati, perchè “tra un pò Matteo Salvinidovrà urlare ”prima i medici italiani’,
visto che saremo cstretti ad importarli dalla Romania”.  

“La
sanità è intanto solo una parte della salute – spiega il dottor Raffaele – , e
salute è la qualità ad esempio dell’aria che respiriamo e dell’acqua che
beviamo. Detto questo, riteniamo prioritaria la centralizzazione degli acquisti
da parte delle Asl, per ottenere importanti risparmi di scala. Inoltre nella
riorganizzazione della sanità regionale bisogna tener conto ad esempio che la
provincia dell’Aquila è estesa quanto mezzo Abruzzo, ma ha solo 300 mila
abitanti, e che inoltre la sanità sempre più andrà pensata in riferimento al
fatto che la popolazione invecchia, e che gli anziani sono sempre più numerosi,
poveri e isolati.

Va pertanto ripensata la funzione dell’ospedale, che deve essere destinato agli
acuti e ai cronici, a cui vanno però affiancati capillari ed efficaci servizi
territoriali di assistenza, per non lasciare nessuno solo e indifeso”.

E’
la volta di Rita Salvatore: “Rappresento l’attivismo civico e ambientale,
sono al fianco di Slow food, lavoro da anni per la micro-agricoltura. Mi metto
in gioco, nella consapevolezza che viviamo una drammatica fase di
frammentazione sociale, l’Abruzzo da ricomporre. Non si capisce a tal proposito
che valore aggiunto potrà portare il senatore romano Marco Marsilio, candidato presidente
del centrodestra, visto che del’Abruzzo sa poco o nulla”.

“Noi
siamo portatori dei valori della democrazia solidale – afferma a sua volta Di
Benedetto – e questo progetto non terminerà certo con le elezioni, che saranno
solo il primo passo. Vengo da un territorio che vive tutti i problemi delle
aree interne. Sono disgustato da politica ridotta ad aggressione verbale.
Giovanni Legnini e persona delle istituzioni. Istituzioni che gli avventurieri
e i barbari al governo, stanno umiliando”.

“E
la prima volta – spiega poi l’agente assicurativo Gallucci – che mi affaccio in
politica, e ho 63 anni. Sono qui per dare il mio apporto, forte della mia
esperienza professionale. Ho visto in Legnini un simbolo, di quello che io
intendo per la buona politica, quella fatta con la testa, e non con la pancia.
La politica che è mediazione e soluzione dei problemi”.

Fonte:http://www.abruzzoweb.it/contenuti/regionali-solidali-e-popolari-politica-e-cosa-seria-basta-promesse-realizzabili-e-presa-in-giro-cittadini-/677536-268/?fbclid=IwAR3_e9DSL-j0gy4o3xw5lmLVqPKcVxLtrFDJCK8ViSEbLHSp16CmLnanvHg

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