La solitudine del Partito Democratico

Pietro Bartolo -Paolo Ciani

I risultati delle elezioni europee e
amministrative hanno aperto una nuova riflessione sul “campo” del
centrosinistra. La vittoria della Lega, l’avanzata di FdI, la resistenza di FI, ha
rafforzato al di là delle apparenti liti e distinguo le dimensioni della destra
italiana.

Basta guardare alle ultime elezioni
regionali e comunali per vedere come questo blocco quasi sempre vada unito e
spesso vinca.

Il M5S, nonostante i tormenti da governo, le
profonde differenze interne che emergono vieppiù, conferma una sua forza.

E l’altro campo? Quello di
centrosinistra? Sicuramente il Pd ha “tenuto”, migliorando la percentuale delle
elezioni politiche, pur arretrando notevolmente nel numero di eletti in Europa
e perdendo alcune città storicamente di sinistra.

Certo le nuove (o meglio rinnovate)
polemiche interne, hanno immediatamente ridato all’opinione pubblica l’immagine
di un partito logoro, incapace di rinnovarsi e di riannodare un rapporto vero
con le persone (cosa che personalmente mi auguro comunque possa avvenire).

Alcuni analisti e commentatori hanno
iniziato a raccontare una crisi del centrosinistra con categorie – a mio avviso
– vecchie: si parla di “praterie al centro”, di moderati, di riesumare modelli
novecenteschi. Non credo che il problema sia ripetere stancamente schemi del
passato, magari riproponendo “dall’alto” o “in vitro”, soggetti politici ormai
falliti.

Altri commentatori, da ultimo Antonio
Polito, hanno parlato di “solitudine del Pd”, sottolineando – a mio avviso in
maniera più corrispondente alla realtà – che mancherebbe in questo campo
l’apporto di tre culture: quella cattolico-solidaristica, quella ambientalista
e quella liberale.

Visto che milito nel centrosinistra –
anche se sono un “nuovo” della politica (eletto nel 2018) – e ho 35 anni di
militanza nel “solidarismo cattolico”, mi sento molto interpellato dalla
riflessione.

Sono stato eletto alla Regine Lazio
quel 4 marzo 2018, giorno di débâcle del “centrosinistra” in tutta Italia, in
una lista – Centro Solidale – alleata del Pd, che insieme ad altri fattori ha
fatto sì che il Lazio rimanesse a guida Zingaretti.

Dopo quella elezione, con altri,
abbiamo promosso un partito che si chiama Democrazia Solidale – Demos, che
proprio nel “solidarismo cattolico” e nell’ambientalismo (declinato nell’ottica
della Laudato si’ di Papa Francesco, più che nel vecchio modello dei verdi
italiani) ha le basi ideali e programmatiche.

In questi pochi mesi, oltre alla mia
elezione, abbiamo costruito gruppi in varie regioni e città d’Italia. A
febbraio ha aderito al nostro movimento Pietro Bartolo, il “medico di Lampedusa”. Con lui
abbiamo pensato alla candidatura alle Europee: Demos non avrebbe fatto in tempo
a creare una lista che potesse arrivare al 4% e così abbiamo deciso che Pietro
potesse (insieme ad altri 3 candidati) essere il nostro contributo alla “lista
larga” del Pd-Siamo Europei.

La sua candidatura nei collegi delle
Isole e dell’Italia Centrale ha portato alla lista oltre 250mila preferenze:
Bartolo è risultato primo nelle isole e secondo nel centro (con un exploit a
Roma dove è risultato largamente primo), pur confrontandosi con politici noti e
rodati.

Contemporaneamente abbiamo fatto una
lista che ha concorso alle regionali in Piemonte alleata a Chiamparino (1,26 %
con oltre 24mila voti) e abbiamo fatto liste Demos in vari Comuni al voto oltre
a eleggere consiglieri in liste civiche nei comuni con meno di 15mila abitanti.

A Prato, Monterotondo e Cassino (dove
abbiamo preso oltre il 4%) siamo stati decisivi per le vittorie del
centrosinistra. A Potenza e Corato, pur perdendo, abbiamo eletto consiglieri. Questa
nostra presenza fa essere oggi meno solo il PD? Vedremo.

Ma è evidente che vanno fatte alcune
considerazioni: se non sono costruite “in vitro”, le cose vere (e tra queste
evidentemente le esperienze politiche), necessitano di grande fatica, investimenti,
tempo e attenzione.

Abbiamo verificato che tanti nostri
concittadini non si ritrovano più in proposte politiche (e quindi partiti) che
non riflettono più le loro idealità e valori: questo è uno dei principali
motivi della grande volatilità del voto.

Perché Pietro Bartolo ha avuto tanto
successo alle Europee? Perché tanti in lui hanno visto con chiarezza il
testimone della lotta tra bene e male, tra vita e morte. Questa vuole essere
una proposta esplicita di Democrazia Solidale: testimoni credibili che con la
loro vita rappresentino “plasticamente” gli ideali, i valori, la visione della
società e del mondo. Non “il Partito di” questo o di quello.

I piccoli successi di Demos sono
dovuti a dei “piccoli Bartolo” che si sono messi in gioco in prima persona
nell’agone che appare più scomodo e da evitare per le “persone per bene”,
quello politico.

Senza alcun paracadute, senza alcuna
sponsorizzazione, con il rischio di fare una figuraccia o peggio danneggiare sé
stessi e le esperienze virtuose e stimate di provenienza. E come loro altri in
giro per l’Italia che ancora non si sono misurati col voto, ma che condividono
l’idea che è il tempo di muoversi.

Non un partito confessionale, ma un
partito con idealità e valori chiari: fraternità, uguaglianza, coesione
sociale, pace, salvaguardia del creato, cittadinanza, solidarietà
generazionale, tutela dei diritti (collettivi e non solo individuali), sostegno
alla famiglia e alla natalità.

Siamo convinti che in tanti,
tantissimi, non trovano negli attuali partiti la risposta alla loro idea di
città, di società, di politica… di felicità!

Tante persone sono stanche,
demotivate, arrabbiate, tristi. Tantissime sono sole. È necessario ridare
speranza a tanti. Forse ci basterebbe il 50% dell’attenzione mediatica che si
concede a Casapound (che abbiamo surclassato elettoralmente ovunque ci siamo
presentati) per farci conoscere rapidamente all’intero Paese.

Noi comunque andiamo avanti, con
umiltà e determinazione. Perché vogliamo ancora  costruire una società e
un mondo migliore.

Fonte:https://www.huffingtonpost.it/entry/la-solitudine-del-pd-e-una-nuova-proposta-politica_it_5d0b9727e4b09f5a54b75d69?fbclid=IwAR0mZOPdqxzutCFolTKaQMASt9ODVZu6oZ48WmObDLKm_ANVUh1M1iD3cb0

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