“Gli ‘esperimenti’ non si fanno sugli esseri umani, tantomeno su quelli vulnerabili. Quando il governo ha iniziato a prospettare il nuovo monumento al sovranismo, abbiamo subito protestato e messo in guardia tutti che non avrebbe rispettato le norme di uno Stato democratico che si fonda sulla Costituzione. Ieri durante la visita fatta nel nuovo cpr di Gjader in Albania (nuovi ‘territori d’oltremare’) ho potuto parlare con 4 dei 12 migranti che sono trattenuti presso questa struttura. È parsa subito chiara la condizione di fragilità di queste persone. Ed è apparso subito evidente che qualcosa non ha funzionato nel ‘modello’ che si sta sbandierando in giro: se 1100 migranti sono stati portati a Lampedusa e 16 in Albania; se di questi 4 sono stati riportati subito in Italia; se oggi il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento per gli altri 12 e tutti dovranno essere condotti in Italia… appare evidente che il problema non sono la sinistra o i giudici! Il Governo renda subito conto agli italiani della sostenibilità umana ed economica di questo patto sui migranti con l’Albania che nella sua prima applicazione, ha fallito sotto tutti i punti di vista”, così in una nota il segretario di Demos Paolo Ciani, vice capogruppo Pd-Id alla Camera, che ieri era in Albania nei centri per migranti di Djader e Shengin