Circoncisioni. Un incontro con le rappresentanze dei musulmani del Lazio

La Regione Lazio incontra le
rappresentanze dei musulmani del Lazio per confrontarsi sul problema delle
circoncisioni illegali che hanno portato alla morte di alcuni bambini.

“Si è tenuto presso gli uffici della regione Lazio in Via della Pisana a
Roma, l’incontro fra il consigliere regionale vice Presidente della VII
Commissione – Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare,
Paolo Ciani e i rappresentanti della comunità dei musulmani di Roma e del
Lazio: in rappresentanza della comunità sunnita hanno partecipato Giuseppe
Yusuf  D’Amico e Massimiliano Badr Evangelista (C.A.I.L.), Ashry Tarek
(rappresentante della comunità dei musulmani di Fiumicino); in rappresentanza
della comunità sciita hanno partecipato l’Imam Sheikh Damiano Abbas Di Palma e
Marco Hossein Morelli (associazione Imam Mahdi di Roma)”.
 

Lo si legge in una nota del C.A.I.L. Coordinamento Associazione Islamiche del
Lazio.

‌”Sono circa 11mila le
circoncisioni rituali annue che vengono effettuate dai cittadini residenti in
Italia; 5.000 vengono fatte nel nostro paese e il 35% di queste avvengono
abusivamente e in contesti che mettono a rischio la salute dei bambini e dei
neonati. Queste problematiche dalla fine dell’anno scorso hanno causato i
decessi di un neonato a Genova, di due bambini a Reggio Emilia, di un bambino a
Roma e numerose sono le richieste di intervento riparatori che giungono
annualmente.

Nell’incontro il C.A.I.L. e gli altri rappresentanti, dopo aver ringraziato il
dott. Ciani per la disponibilità e per l’interesse mostrato nei confronti della
comunità, hanno presentato le proprie associazioni e le proprie attività sul
territorio regionale in ambito cultuale e sociale. Nel contesto della
circoncisione il C.A.I.L., già nei mesi scorsi, ha avviato un progetto
informativo il cui obiettivo è quello di evitare le circoncisioni clandestine,
indirizzando i fedeli in strutture autorizzate con medici specialisti; da
quando il progetto è stato avviato molte sono le richieste giunte da Roma, dal
Lazio e da tutto il territorio nazionale; per un’azione ancora più incisiva il
C.A.I.L. ha bisogno del sostegno delle istituzioni. Al fine di tutelare la
sicurezza dei neonati e dei bambini, i rappresentanti dei musulmani hanno
chiesto di inserire la circoncisione rituale nell’ambito dei LEA (Livelli
Essenziali di Assistenza) Regionali come già avviene in altre regioni italiane
suggerendo altresì alcune specifiche tecnico-logistiche nell’ambito della
nostra regione.
 

Il dott. Ciani riconoscendo l’opportunità della proposta ha dato la propria
disponibilità a promuovere l’iniziativa presso gli organi competenti. L’attuale
stato di commissariamento della sanità regionale potrebbe rendere opportuno
creare un percorso sperimentale per sondare le dimensioni del fenomeno.

La riunione si è conclusa con il proposito di una proficua e fattiva
collaborazione tra tutti i partecipanti”.

Fonte:https://www.ilmessaggero.it/roma/news/circoncisioni_regione_incontra_rappresentanze_musulmani_lazio-4451246.html

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